Tirocini lavorativi: l’articolo definitivo
In questo articolo vi raccontiamo cosa si intende per tirocini lavorativi; tutte le informazioni utili in un unico formato.
Stage in azienda: che cos’è?
Lo stage in azienda, comunemente anche definito tirocinio, è un periodo di formazione professionale che fornisce al tirocinante l’opportunità di fare esperienza in ambito lavorativo.
In questo modo lo stagista acquisisce professionalità inserendosi in azienda anche senza esperienza lavorativa. Inoltre, lo stage può diventare anche un momento di verifica delle proprie competenze e attitudini in un dato contesto di lavoro.
Quali sono le tipologie di stage in azienda?
Innanzitutto un tirocinio in azienda può essere svolto durante un percorso di studi, per ottenere crediti formativi funzionali al raggiungimento del titolo di studi (curriculare), oppure come strumento che facilita l’immissione nel mercato del lavoro(extra-curriculare).
Lo stage extra-curriculare è periodo di formazione pratica in azienda, prevede una retribuzione minima obbligatoria, stabilita in base alla normativa regionale di riferimento, nel caso della regione lazio è disciplinato dalla DGR 576/2019.
La regione Lazio disciplina anchegli stage destinati alla riabilitazione e all’integrazione di categorie di persone indicate nella DGR 511/13. Questo tipo di tirocinio non prevede una retribuzione, se non specificata nel progetto formativo, ha inoltre dei periodi di svolgimento più lunghi.
Quali requisiti deve avere uno stagista?
Non esiste, secondo la normativa vigente, un limite di età entro cui un candidato possa svolgere uno stage in azienda.
Se si tratta di un tirocinio extracurriculare, in alcuni casi specifici sarà necessaria una DID convalidata o un documento valido rilasciato dal Centro per l’Impiego che attesti la disoccupazione del tirocinante.
Per i tirocini di riabilitazione i requisiti sono definiti nello stesso Decreto di Giunta Regionale che si riferisce ad alcune categorie specifiche: i soggetti con disabilità, i soggetti titolari di permesso di soggiorno, i richiedenti protezione internazionale e i titolari di status di rifugiato, i soggetti svantaggiati. Comunque, in questo caso, il requisito essenziale è la presa in carico del servizio pubblico, il quale valutate le condizioni del soggetto, attesti che il raggiungimento della riabilitazione e dell’inclusione sociale può avvenire anche attraverso l’inserimento in contesti lavorativi;
Differenze stagista, praticante, apprendista
Spesso la figura dello stagista si confonde con quelle dell’apprendista e del praticante. Facciamo un po’ di chiarezza.
Lo stagista è il soggetto che riceve la formazione in azienda durante un percorso di stage o tirocinio. Non instaura un vero e proprio rapporto di lavoro e non gode degli stessi diritti riservati al lavoratore (contributi, permessi, ferie…), ma gli spettano comunque un’indennità forfettaria mensile e una maggior flessibilità nella gestione della collaborazione.
Il praticante, invece, svolge un percorso formativo professionale finalizzato all’ottenimento di un’abilitazione per svolgere una professione che richiede l’iscrizione a un Ordine o a un Albo. Generalmente il praticantato non è retribuito, anche se in alcuni casi viene riconosciuto al praticante un rimborso spese.
L’apprendista ha un contratto di lavoro subordinato, che viene appunto definito “di apprendistato”. Percepisce uno stipendio e gode di tutti i diritti dei lavoratori dipendenti. Dopo il periodo iniziale di formazione, il rapporto di lavoro prosegue come contratto a tempo indeterminato, salvo recesso di una delle parti.
Qual è il compenso minimo per uno stagista?
Nel caso dei tirocini extracurriculari, invece, al tirocinante deve essere necessariamente riconosciuta un’indennità di partecipazione. Generalmente, tale compenso varia da 300 a 800 euro, ma il limite minimo è comunque stabilito dalle singole normative regionali.
Quale deve essere la durata di uno stage in azienda?
Per quanto riguarda la durata minima dello stage in azienda, è prevista in quasi tutte le Regioni ed è pari a 2 mesi.
Per la durata massima dello stage in azienda le limitazioni variano da 6 a 12 mesi, a seconda delle normative regionali e della condizione del tirocinante (fino a 24 mesi per le persone con disabilità).
Cosa serve per poter attivare un tirocinio in azienda?
E’ indispensabile l’interazione fra 3 soggetti:
- lo stagista, o tirocinante;
- il soggetto ospitante, vale a dire l’azienda;
- 3. Il soggetto promotore;
L’azienda deve rispettare alcuni requisiti numerici per attivare dei tirocini?
Non si può procedere con una nuova attivazione se il soggetto ospitante ha già raggiunto il limite previsto dalla normativa relativamente al rapporto dipendenti/tirocinanti.
Per la maggior parte delle normative regionali (non tutte, occorre sempre fare riferimento alla normativa regionale con cui il tirocinio è stato attivato) si applicano i seguenti limiti:
aziende da 0 a 5 dipendenti e partite iva individuali: possono ospitare 1 tirocinante
aziende tra 6 e 20 dipendenti: possono ospitare fino a 2 tirocinanti
aziende oltre 21 dipendenti: possono ospitare un numero di tirocinanti fino al 10% dei dipendenti (arrotondando all’unità superiore).
Nel caso di stagisti con disabilità non rientrano in questo tipo di conteggio.
Queste sono alcune informazioni rispetto il tema, ma se sei un’azienda oppure un candidato stagista e vuoi saperne di più, non esitare a contattaci ti possiamo fornire una consulenza specifica e a misura delle tue esigenze.
TIROCINIO… cosa serve?
Per poter attivare un tirocinio in azienda è indispensabile l’interazione fra 3 soggetti:
Cos’è un ente promotore?
L’ente promotore è una figura essenziale nell’attivazione di tirocini. Ha la responsabilità di sottoscrivere il contratto di stage, che altrimenti, senza la sua firma, non avrebbe valore.
Secondo la normativa, infatti, gli stage in azienda devono essere promossi da un soggetto terzo, per l’appunto l’ente promotore, che costituisce un punto di riferimento sia per l’azienda che per lo stagista, svolgendo inoltre un’attività di monitoraggio sulla conformità del processo.
Per poter operare nell’attivazione di tirocini, l’ente promotore deve essere accreditato presso il Ministero del Lavoro, e/o avere un accreditamento regionale o un’autorizzazione ad attivare stage nella regione di riferimento dell’azienda.
Per quanto riguarda gli stage extracurriculari e di riabilitazione, l’ente promotore può essere un ente privato che si occupa di servizi per il Lavoro accreditata dal Ministero del Lavoro, che operi a livello regionale o nazionale.
Com’è formulato il contratto di stage o progetto formativo?
Lo stage in azienda non costituisce un vero e proprio rapporto di lavoro, ma un percorso formativo con cui l’azienda ospitante offre a uno stagista l’opportunità di conoscere attivamente una professione e inserirsi nel mondo del lavoro.
Il contratto di stage è un documento stipulato dalle parti prese in considerazione e definisce i tempi e i modi di svolgimento di tirocinio.
Una volta che il contratto è stato redatto e firmato, l’azienda ospitante deve comunicare alla Regione l’attivazione del tirocinio mediante una comunicazione obbligatoria telematica sui portali regionali.
convenzione: stipulata dall’azienda ospitante con un ente promotore, contiene i dati legali relativi ai due soggetti e gli aspetti normativi che regolano il contratto di stage.
progetto formativo individuale: contiene i dettagli relativi al percorso formativo dello stagista, ovvero i nominativi dei tre soggetti coinvolti (tirocinante, azienda, ente promotore), i nominativi dei tutor designati, data di inizio, durata, rimborso previsto, attività, sede e orari di svolgimento, obiettivi, eccetera.
Occorre ricordare che i contratti di stage in azienda sono regolamentati da specifiche normative regionali, elaborate sulla base di alcune linee guida comuni a livello nazionale.
È l’unico documento che deve essere compilato al termine dello stage, poiché attesta i risultati raggiunti dal tirocinante durante il percorso di formazione in azienda.
aziende con un numero di dipendenti da 1 a 5: solo 1 stagista
aziende con dipendenti tra 6 e 19: fino a 2 stagisti
aziende con più di 20 dipendenti: fino a un numero di stagisti non superiore al 10% dei dipendenti stessi.
È importantissimo ricordare che, in virtù dell’obiettivo formativo dello stage, l’azienda deve nominare un tutor che assuma un ruolo di vero e proprio mentore e accompagni lo stagista nel suo percorso di apprendimento.
Il contratto di stage prevede, inoltre, che il tirocinante sia coperto da un’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e per la responsabilità civile verso terzi (presso una compagnia assicuratrice). Le pratiche assicurative sono di competenza dell’ente promotore.
L’Ente promotore è indispensabile, non si può attivare un tirocinio senza un ente promotore accreditato.
Non tutti i candidati possono accedere a uno stage in azienda. Non si può, ad esempio, attivare uno stage extracurriculare per un candidato abbia già svolto un tirocinio extracurriculare o abbia avuto collaborazioni precedenti presso la stessa azienda. Il tirocinante deve inoltre avere un’età minima per poter accedere a un percorso di tirocinio.
L’azienda deve rispettare alcuni requisiti numerici. Ad esempio, non si può procedere con una nuova attivazione se il soggetto ospitante ha già raggiunto il limite previsto dalla normativa relativamente al rapporto dipendenti/tirocinanti.
Per la maggior parte delle normative regionali (non tutte, occorre sempre fare riferimento alla normativa regionale con cui il tirocinio è stato attivato) si applicano i seguenti limiti:
aziende da 0 a 5 dipendenti e partite iva individuali: possono ospitare 1 tirocinante
aziende tra 6 e 20 dipendenti: possono ospitare fino a 2 tirocinanti
aziende oltre 21 dipendenti: possono ospitare un numero di tirocinanti fino al 10% dei dipendenti (arrotondando all’unità superiore)
Non è possibile attivare un tirocinio se non si rispetta la corresponsione di un’indennità minima al tirocinante, come previsto dalle normative regionali.
Non si può attivare uno stage extracurriculare se non si rispettano i limiti di durata minima e massima.
Non è possibile attivare un tirocinio extracurriculare in azienda se manca la documentazione richiesta dalla normativa.
Possibilità di attivare uno stage con finanziamenti
Il programma Garanzia Giovani, Piano Europeo ideato dare un contributo alla lotta contro la disoccupazione giovanile, prevede incentivi anche per le aziende inseriscono stagisti.